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Презентация на тему DIDATTICA PER COMPETENZE: Valutazione e Certificazione

Содержание

Centro Lisciani Formazione e RicercaVALUTAZIONELAVALUTAZIONE E’ UN ELEMENTO ESSENZIALE DELLA FUNZIONE DOCENTEPERCHE’ ?1) Può agevolare o danneggiare la crescita della persona umana2) Può far riuscire o far fallire un alunno3) Può fare del male ad un
DIDATTICA PER COMPETENZE: Valutazione e Certificazione    Carlo Petracca Centro Lisciani Formazione e RicercaVALUTAZIONELAVALUTAZIONE E’ UN ELEMENTO ESSENZIALE DELLA FUNZIONE DOCENTEPERCHE’ RIFERIMENTI NORMATIVILEGGE N. 53 DEL 28.03.2003 –ART 3>D.P.R. 122/2009 (Regolamento sulla valutazione RIFERIMENTI NORMATIVISULLA BASE DI TALI NORME L’OGGETTO DELLA VALUTAZIONE VIENE AD AMPLIARSI DPR 22 giugno 2009 n. 122, Art 8 Certificazione delle competenze“Per RIFERIMENTI NORMATIVICentro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca RIFERIMENTI NORMATIVID.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010 ADOTTA UN MODELLO DI D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010DUBBI/DIFFICOLTA’:Se un alunno non ha raggiunto D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010DUBBI/DIFFICOLTA’:5. come sintetizzare in un unico D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010RISCHI:1. Risposta frettolosa e solo formale2. D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010SUPERAMENTO RISCHI:L’approccio per competenze può motivare MODELLO CERTIFICAZIONE I CICLO C.M. N. 2000 DEL 23.02.2017 RIFERIMENTI CONCETTUALIPrima di certificare le competenze è necessario valutarlePrima di valutarle è VALUTAZIONE COMPETENZE NON PROVE STANDARDIZZATE …> (Ph. Perrenoud)… MA VALUTAZIONE AUTENTICACentro Centro Lisciani Formazione e RicercaValutazione competenzeAUTENTICA O ALTERNATIVAMovimento di pensiero che nasce Centro Lisciani Formazione e RicercaValutazione competenzeAUTENTICA O ALTERNATIVAHa le seguenti caratteristiche:La valutazione Centro Lisciani Formazione e RicercaValutazione competenzeAUTENTICA O ALTERNATIVAHa le seguenti caratteristiche:La valutazione VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE . (C.M. n. 2000 del 12.02.2017).A. COMPITI Compito di realtà o situazione problema >. (C.M. n. 2000 del 23.02.2017)Centro VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità“Il primo VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Il compito di realtà deve indicare:1. Complessità e novità2. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità> M. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità> B. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità. “Il VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: disciplinare – pluridisciplinare>.(Linee guida VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: disciplinari o trasversali?> M. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: I PROGETTI> B. Rey, VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Progettare un opuscolo VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Con l’aiuto della VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Descrivi matematicamente la VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Davanti la vostra 47Verso le competenzeTRAGUARDIDI competenzaL'alunno:Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza 47Verso le competenzeTRAGUARDIDI competenzaL'alunno:Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: I PROGETTI> B. Rey, VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Limiti dei compiti di realtà: con i VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Limiti dei compiti di realtà: >. (C.M. VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONI SISTEMATICCHE>(C.M. n. n. 2000 del VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONI SISTEMATICCHEIl secondo ambito implica una VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalitàLe osservazioni sistematiche:A) permettono VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalitàLe modalità di osservazione VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativigriglie strutturate VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZEB. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativiCentro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Centro Lisciani di Formazione e Ricerca Carlo Petracca VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Limiti dell’osservazione:> (M. Pellerey ) (la parte VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:Far raccontare le scelte operative compiute VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:>(C.M. n. n. 2000 del 23.02.2017 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:. Linee Guida Istituti TecniciCentro Lisciani AUTOBIOGRAFIA ALCUNE POSSIBILI DOMANDE-In questi mesi abbiamo svolto questa attività.Cosa ti è AUTOBIOGRAFIA COGNITIVAIl 29 ottobre noi della classe IV e V abbiamo cominciato AUTOBIOGRAFIA COGNITIVANoi alunni di IV e V abbiamo raccontato ai bambini di AUTOBIOGRAFIA COGNITIVAAbbiamo letto una fiaba ai bambini di prima, abbiamo parlato della VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:diario di bordo a) Può essere VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:diario di bordo Può essere un APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAA.VV., La scuola dell’obbligo tra conoscenze e competenze, Carlo PetraccaCentro Lisciani Formazione e Ricerca	CIRCOLARE N. 84 DEL 10.11.2005Cosa valutare? 4. Carlo PetraccaCentro Lisciani Formazione e Ricerca	DEFINIZIONEnon una struttura intrapsichica a sé stante; MA >PERSONALITA’ SCOLASTICA Carlo PetraccaCentro Lisciani Formazione e Ricerca	VALUTAZIONENON DIAGNOSI CLINICHE O PSICOPEDAGOGICHEMA… condotte processuali COMPORTAMENTOPERSONALITA’ SCOLASTICACOMPORTAMENTO SOCIALEFunzioni percettiveFunzioni Controllo socialeFunzioniIntegrazione socialeCOMPORTAMENTOdiLAVOROattenzioneimpegnoorganizzazionetranquillitàresponsabilitàSenso criticoCentro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca Comportamento socialeFunzioni percettive: auto ed eteropercezione Condotte:Formula giudizi realistici su se stessoRiconosce Comportamento socialeFunzioni di controllo: adeguata gestione delle esperienze relazionali Condotte:Controlla le reazioni Comportamento socialeFunzioni integrative: comportamento affiliativo Condotte:Rispetta le idee degli altriRiconosce l’aiuto ricevutoE’ Comportamento di lavoroImpegno: il grado di applicazione Condotte:Esegue regolarmente i compitiPersiste nello Comportamento di lavoroAttenzione: controllo di stimoli interni ed esterniCondotte:Costanza nell’attenzioneIntensità nell’attenzioneInteresse per Comportamento di lavoroAttenzione: controllo di stimoli interni ed esterniCondotte:Costanza nell’attenzioneIntensità nell’attenzioneInteresse per Comportamento di lavoroOrganizzazione: pianificazione del proprio lavoroCondotte:Sa strutturare una attivitàSa utilizzare i Comportamento di lavoroTranquillità: controllo dell’emozionalità in situazioni di compitoCondotte:Affronta le prove di Comportamento di lavoroTranquillità: controllo dell’emozionalità in situazioni di compitoCondotte:Affronta le prove di Comportamento di lavoroResponsabilità: coscienza del “rendere conto” Condotte:Porta a termine gli impegniParadigma Comportamento di lavoroSenso critico: conoscenza realistica di sé Condotte:Riconosce meriti e demeritiEsprime ApprendimentiCRITERI:A – Uso corretto delle prove di verifica Prove di verifiche = VALUTAZIONECONCLUSIONE> (N. Postman) Centro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAA.VV., La scuola dell’obbligo tra conoscenze e competenze,
Слайды презентации

Слайд 2 Centro Lisciani Formazione e Ricerca
VALUTAZIONE
LAVALUTAZIONE E’ UN ELEMENTO

Centro Lisciani Formazione e RicercaVALUTAZIONELAVALUTAZIONE E’ UN ELEMENTO ESSENZIALE DELLA FUNZIONE

ESSENZIALE DELLA FUNZIONE DOCENTE

PERCHE’ ?
1) Può agevolare o danneggiare

la crescita della persona umana
2) Può far riuscire o far fallire un alunno
3) Può fare del male ad un soggetto
4) E’ fattore di qualità dell’insegnante

Carlo Petracca


Слайд 3 RIFERIMENTI NORMATIVI
LEGGE N. 53 DEL 28.03.2003 –ART 3

RIFERIMENTI NORMATIVILEGGE N. 53 DEL 28.03.2003 –ART 3>D.P.R. 122/2009 (Regolamento sulla

La valutazione, periodica e annuale, degli apprendimenti e del

comportamento degli studenti del sistema educativo di istruzione e formazione, e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono affidate ai docenti …>>

D.P.R. 122/2009 (Regolamento sulla valutazione degli alunni)

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Слайд 4 RIFERIMENTI NORMATIVI
SULLA BASE DI TALI NORME L’OGGETTO DELLA

RIFERIMENTI NORMATIVISULLA BASE DI TALI NORME L’OGGETTO DELLA VALUTAZIONE VIENE AD

VALUTAZIONE VIENE AD AMPLIARSI RISPETTO AL PASSATO E COMPRENDE

TRE ASPETTI:

GLI APPRENDIMENTI

LE COMPETENZE

IL COMPORTAMENTO

EVOLUZIONE CONCETTUALE MOLTO FORTE:

PASSAGGIO DALLA VALUTAZIONE DELL’ALUNNO ALLA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DELL’ALUNNO


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Слайд 5 DPR 22 giugno 2009 n. 122, Art 8
Certificazione

DPR 22 giugno 2009 n. 122, Art 8 Certificazione delle

delle competenze
“Per quanto riguarda il secondo ciclo di istruzione

vengono utilizzate come parametro di riferimento … le conoscenze, le abilità e le competenze di cui all’allegato al D.M. n. 139 del 22 agosto 2007”

Con decreto del Ministro saranno adottati modelli per le certificazioni relative alle competenze acquisite dagli alunni dei diversi ordini e gradi

Armonizzazione dei modelli stessi

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Слайд 6 RIFERIMENTI NORMATIVI

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Carlo Petracca

RIFERIMENTI NORMATIVICentro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca

Слайд 7 RIFERIMENTI NORMATIVI
D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010

RIFERIMENTI NORMATIVID.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010 ADOTTA UN MODELLO

ADOTTA UN MODELLO DI CERTIFICAZIONE E RICHIEDE:
La certificazione delle

competenze al termine dello scrutinio finale per gli studenti che hanno assolto l’obbligo di istruzione
Il modello deve essere compilato per tutti gli studenti e rilasciato a richiesta degli interessati
La certificazione è obbligatoria dall’anno scolastico 2010/11

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Слайд 8 D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010
DUBBI/DIFFICOLTA’:
Se un

D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010DUBBI/DIFFICOLTA’:Se un alunno non ha

alunno non ha raggiunto il livello base?
R. Si riporta

sulla scheda “livello di base non raggiunto” + motivazione (quali sono state le cause, le circostanze che hanno portato all’insuccesso
2. Solo per gli alunni delle seconde classi?
R. Per ogni studente che ha assolto l’obbligo di istruzione di 10 anni
3. l livello va attribuito agli assi, alle discipline oppure a tutte le competenze elencate?
R. A tutte le competenze elencate nel modello
4. Le competenze di cittadinanza?
R. Non si certificano a parte, ma vanno tenute presenti
(E’ una grande contraddizione!)

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Слайд 9 D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010
DUBBI/DIFFICOLTA’:
5. come

D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010DUBBI/DIFFICOLTA’:5. come sintetizzare in un

sintetizzare in un unico macroindicatore un livello che rappresenti

la sintesi di tante competenze disciplinari e delle competenze di cittadinanza?

RISPOSTA:
Collegialità
Lavoro sistematico all’interno dei dipartimenti e dei consigli di classe
Prove trasversali su compiti di realtà
Raccolta di osservazioni sistematiche su modello comune
consultare sito wwwinvalsi.it obbligo di istruzione certificazione delle competenze

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Слайд 10 D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010
RISCHI:
1. Risposta

D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010RISCHI:1. Risposta frettolosa e solo

frettolosa e solo formale
2. Corrispondenza tra la media dei

voti e il livello attribuito
Media del 6 = livello di base
Media 7-8 = livello intermedio
Media 9-10 = livello avanzato
3. Scarso valore attribuito dagli studenti e dalle famiglie

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Слайд 11 D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010
SUPERAMENTO RISCHI:
L’approccio

D.M. N. 9 DEL 27 GENNAIO 2010SUPERAMENTO RISCHI:L’approccio per competenze può

per competenze può motivare gli alunni ad apprendere
Va spiegata

a studenti e genitori
Un alunno può avere la media di 9-10 negli apprendimenti e un livello base nelle competenze
La non corrispondenza tra media dei voti e livello di competenza non è una contraddizione
Il livello attribuito non ha effetti sulla prosecuzione degli studi
La certificazione ha fini orientativi

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Слайд 12 MODELLO CERTIFICAZIONE I CICLO C.M. N. 2000 DEL 23.02.2017
Centro

MODELLO CERTIFICAZIONE I CICLO C.M. N. 2000 DEL 23.02.2017 Centro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca

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Слайд 13 RIFERIMENTI CONCETTUALI
Prima di certificare le competenze è necessario

RIFERIMENTI CONCETTUALIPrima di certificare le competenze è necessario valutarlePrima di valutarle

valutarle
Prima di valutarle è necessario promuoverle: “Gli insegnanti hanno

il diritto di valutare ed eventualmente di certificare solo ciò che hanno cercato con forza di sviluppare” C. Petracca)
Per sviluppare le competenze è necessario sapere quali siano: adesso lo sappiamo!
Per sviluppare le competenze è necessario sapere come fare


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Слайд 14 VALUTAZIONE COMPETENZE



NON PROVE STANDARDIZZATE …

VALUTAZIONE COMPETENZE NON PROVE STANDARDIZZATE …> (Ph. Perrenoud)… MA VALUTAZIONE

possibile valutare le competenze in modo standardizzato. Bisogna dunque

abbandonare il compito scolastico classico come paradigma valutativo, rinunciare ad organizzare un “esame di competenze” >> (Ph. Perrenoud)


… MA
VALUTAZIONE AUTENTICA





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Слайд 15 Centro Lisciani Formazione e Ricerca
Valutazione competenze
AUTENTICA O ALTERNATIVA
Movimento

Centro Lisciani Formazione e RicercaValutazione competenzeAUTENTICA O ALTERNATIVAMovimento di pensiero che

di pensiero che nasce negli Stati Uniti negli anni

’90
Si contrappone alle prove tradizionali che hanno i seguenti limiti:
a) non accertano quello che può essere definito
. “Apprendimento oltre”;
b) si concentrano sulla restituzione dell’appreso
c) accertano principalmente conoscenze e abilità
d) non sono in grado di accertare le competenze
e) ostacola l’autovalutazione.

Carlo Petracca


Слайд 16 Centro Lisciani Formazione e Ricerca
Valutazione competenze
AUTENTICA O ALTERNATIVA
Ha

Centro Lisciani Formazione e RicercaValutazione competenzeAUTENTICA O ALTERNATIVAHa le seguenti caratteristiche:La

le seguenti caratteristiche:

La valutazione autentica si ha

ancoriamo il controllo al tipo di lavoro che persone concrete fanno piuttosto che solo sollecitare risposte facili da calcolare con risposte semplici. La valutazione autentica è un vero accertamento della prestazione perché da essa apprendiamo se gli studenti possono in modo intelligente usare ciò che hanno appreso in situazioni che in modo considerevole li avvicinano a situazioni di adulti e se possono rinnovare nuove situazioni (Wiggins, 1998, p.21)>>[1].
[1]

Carlo Petracca


Слайд 17 Centro Lisciani Formazione e Ricerca
Valutazione competenze
AUTENTICA O ALTERNATIVA
Ha

Centro Lisciani Formazione e RicercaValutazione competenzeAUTENTICA O ALTERNATIVAHa le seguenti caratteristiche:La

le seguenti caratteristiche:

La valutazione autentica, inoltre, persegue:

di coinvolgere gli studenti in compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale.
La ‘valutazione autentica’ scoraggia le prove ‘carta e penna’ sconnesse dalle attività di insegnamento e di apprendimento che al momento avvengono.
Nella ‘valutazione autentica’, c’è un intento personale, una ragione a impegnarsi, e un ascolto vero al di là delle capacità/doti dell’insegnante >> (Winograd & Perkins)
[1]

Carlo Petracca


Слайд 18 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE . (C.M. n. 2000 del 12.02.2017).A.

a livello teorico che la competenza si possa accertare

facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive>>. (C.M. n. 2000 del 12.02.2017).


A. COMPITI DI REALTA’

B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA

C. AUTOBIOGRAFIE COGNITIVE

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Слайд 19
Compito di realtà o situazione problema

Compito di realtà o situazione problema >. (C.M. n. 2000 del

compiti di realtà si identificano nella richiesta rivolta allo

studente di risolvere una situazione problematica, complessa e nuova, quanto più possibile vicina al mondo reale, utilizzando conoscenze e abilità già acquisite e trasferendo procedure e condotte cognitive in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli resi familiari dalla pratica>>. (C.M. n. 2000 del 23.02.2017)

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Слайд 20 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità“Il

complessità e novità
“Il primo ambito riguarda i compiti che

devono essere svolti dallo studente e/o i prodotti che questi deve realizzare. Essi devono esigere la messa in moto non solo delle conoscenze e delle abilità possedute, ma anche una loro valorizzazione in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli ormai già resi famigliari dalla pratica didattica.
Occorre che lo studente evidenzi la capacità di sapersi muovere in maniera sufficientemente agevole e valida al di fuori dei confini della ripetizione e della familiarità …”
(Linee guida Istituti Tecnici)

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Слайд 21 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Il compito di realtà deve

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Il compito di realtà deve indicare:1. Complessità e

indicare:
1. Complessità e novità
2. Contesto luogo e tempo
3. Disciplinarità

e pluri-interdisciplinarità
4. Compiti di realtà finali e intermedi
5. Conoscenze acquisite e da acquisire
6. Individuale e collettivo
7. Destinatario e scopo






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Слайд 22 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità>

complessità e novità

o delle attività da sviluppare caratterizzano anche la qualità e il livello della competenza implicata. Tali caratteristiche dipendono dall’età e dall’esperienza dello studente >>
M. Pellerey

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Слайд 23 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità>

complessità e novità

di rispondere a delle situazioni complesse e inedite per mezzo di una combinazione nuova di procedure conosciute; e non soltanto di rispondere per mezzo di una procedura stereotipata a un segnale prestabilito >> B. Rey, 2003

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Слайд 24 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: complessità e novità.

complessità e novità

. “Il livello di complessità e di

novità del compito proposto rispetto alla pratica già consolidata determina poi la qualità e il livello della competenza posseduta”
(Linee guida Istituti Tecnici)

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Слайд 25 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: disciplinare – pluridisciplinare>.(Linee

disciplinare – pluridisciplinare

essere più direttamente collegato con uno o più insegnamenti, oppure riferirsi più direttamente a un’attività tecnica e/o professionale. Comunque, esso deve poter sollecitare la valorizzazione delle conoscenze, delle abilità apprese e delle altre caratteristiche personali in maniera non ripetitiva e banale >>.
(Linee guida Istituti Tecnici)

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Слайд 26 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: disciplinari o trasversali?>

disciplinari o trasversali?

dalla tipologia di compiti o attività che si devono svolgere validamente ed efficacemente. Esse, in base ai compiti per i quali sono richieste, possono essere più specificatamente legate ad una disciplina o materia di insegnamento, oppure avere carattere trasversale. In questo secondo caso i compiti hanno caratteristiche comuni quanto a conoscenze, abilità e disposizioni interne che devono essere attivate >> M. Pellerey

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Слайд 27 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: I PROGETTI> B.

I PROGETTI

di competenze complesse, perché dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a cuore. Inoltre, i compiti da eseguire nel quadro di un progetto che sbocca su una situazione extrascolastica sono quasi sempre, dei compiti complessi. Non sono collegati, in modo evidente per l’allievo, a una disciplina scolastica >> B. Rey, 2003

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Слайд 28 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

ESEMPI DI COMPITI

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Progettare un

DI REALTA’:

Progettare un opuscolo guida, utile ad un bambino

che abbia intenzione di visitare un luogo storicamente rilevante della tua realtà cittadina, avvalendosi delle risorse messe a disposizione (testi, cartine, fotografie, internet ecc)

Utilizzando immagini, slogan, parole, ecc. realizza una campagna informativa su “L’acqua e il suo valore”


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Слайд 29 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
ESEMPI DI COMPITI

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Con l’aiuto

DI REALTA’:

Con l’aiuto della vostra insegnante, reperite a gruppi

di 4 o 5 componenti, fonti scritte, iconografiche, materiali e orali (quelli possibili) sulla vostra scuola e costruite un dépliant per illustrarne la storia ai vostri genitori.

Dopo aver letto tutti documenti relativi agli scribi immaginate, in gruppi di 4-5 componenti, di essere giornalisti egizi che fanno una intervista a uno scriba. Costruite le domande che volete riporgergli e immaginate le risposte che vi potrebbe dare

Organizza un viaggio a … per un gruppo di persone che chiede … Fax

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Слайд 30 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
ESEMPI DI COMPITI

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Descrivi matematicamente

DI REALTA’:

Descrivi matematicamente la tua classe. Tieni presente che

non puoi usare parole e che la tua descrizione è rivolta a bambini della scuola dell’infanzia che non sanno ancora leggere.

Illustrate le caratteristiche della scuola in Inghilterra basandovi sulle informazioni presenti nelle tre letture riportate nel vosttro libro.

Dopo aver composto un mobiletto usando diversi pezzi, scrivi l’istruzione per la sua composizione

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Слайд 31 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
ESEMPI DI COMPITI

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE ESEMPI DI COMPITI DI REALTA’:Davanti la

DI REALTA’:
Davanti la vostra scuola esiste uno spazio verde

non attrezzato. Provate, in gruppi di 4-5 componenti, a fare un progetto che indichi come vorreste sistemarlo. Inviate poi il progetto più bello da voi scelto al vostro dirigente scolastico con una lettera di accompagnamento.

Osservate, in gruppi di 4-5 componenti, i simboli cartografici riportati in alto e inventatene altri per segnalare la presenza di edifici, chiese, ospedali, piazze, ponti, ecc. Con i simboli che avete inventato rappresentate il territorio in cui è inserita la vostra scuola.

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Слайд 32 47

Verso le competenze



TRAGUARDI
DI competenza




L'alunno:
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari

47Verso le competenzeTRAGUARDIDI competenzaL'alunno:Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati

e coerenti, legati all’esperienza e alle diver- se occasioni

che la scuola offre.
È consapevole che nella comunicazione sono utilizzate diverse varietà di lingua e lingue differenti.
Padroneggia e applica in situazioni di- verse le conoscenze fondamentali rela- tive all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discor- so e ai principali connettivi.
Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narra- tivi, rappresentativi e comunicativi).





COMPITO DI REALTÀ

Doppio registro
In questa prima parte del libro di scrittura hai scoperto che non è diffi- cile scrivere una storia se conosci le tecniche giuste. Anzi, hai imparato anche che si possono scrivere storie in modi differenti. Prendiamo ad esempio il doppio registro narrativo, ossia la possibilità di raccontare una storia utilizzando contemporaneamente due io narranti.
Insieme al tuo compagno di banco, provate a raccontare un’esperienza che avete fatto insieme, ad esempio il vostro primo giorno di scuola, al- ternando per ogni situazione il tuo punto di vista e quello del tuo com- pagno. Se non ne avete nessuna in comune, provate a inventarne una. Illustrate ogni sequenza del racconto con due disegni, uno per ogni io narrante e, con l’aiuto dell’insegnante, raccogliete testo e immagini in un libro a due voci da regalare ai vostri genitori.


Destinatario

I tuoi genitori e quelli del tuo compagno.


Discipline coinvolte

italiano arte



Scopo

Utilizzare la tecnica del doppio registro per scrivere un libro a due mani.


Modalità

A coppie, con il tuo compagno di banco.


Autobiografia cognitiva






Per svolgere questo compito di realtà hai dovuto:
raccogliere e organizzare informazioni e dati per scrivere una storia;
individuare il luogo e il tempo della storia; selezionare i personaggi;
suddividere il racconto in sequenze e alternarle con quelle del tuo compagno;
illustrare ogni sequenza con un disegno.

Adesso rifletti sull’esperienza che hai fatto e scrivi una breve relazione sul tuo quaderno. Le seguenti domande ti aiuteranno a considerare vari aspetti dell’attività e a valutare il tuo impegno.




Quale attività ti è piaciuta di più? Perché? Quale attività ti è piaciuta di meno? Perché? Hai avuto bisogno dell’aiuto dell’insegnante?



Hai avuto difficoltà? Come le hai superate?
Se dovessi ripetere questo compito, ti comporteresti allo stesso modo? Oppure cosa faresti diversamente?














Autovalutazione

Indica il tuo livello di gradimento dell’attività:



moltissimo

molto


abbastanza

poco



Слайд 33 47

Verso le competenze



TRAGUARDI
DI competenza




L'alunno:
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari

47Verso le competenzeTRAGUARDIDI competenzaL'alunno:Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati

e coerenti, legati all’esperienza e alle diver- se occasioni

che la scuola offre.
È consapevole che nella comunicazione sono utilizzate diverse varietà di lingua e lingue differenti.
Padroneggia e applica in situazioni di- verse le conoscenze fondamentali rela- tive all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discor- so e ai principali connettivi.
Utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narra- tivi, rappresentativi e comunicativi).





COMPITO DI REALTÀ

Doppio registro
In questa prima parte del libro di scrittura hai scoperto che non è diffi- cile scrivere una storia se conosci le tecniche giuste. Anzi, hai imparato anche che si possono scrivere storie in modi differenti. Prendiamo ad esempio il doppio registro narrativo, ossia la possibilità di raccontare una storia utilizzando contemporaneamente due io narranti.
Insieme al tuo compagno di banco, provate a raccontare un’esperienza che avete fatto insieme, ad esempio il vostro primo giorno di scuola, al- ternando per ogni situazione il tuo punto di vista e quello del tuo com- pagno. Se non ne avete nessuna in comune, provate a inventarne una. Illustrate ogni sequenza del racconto con due disegni, uno per ogni io narrante e, con l’aiuto dell’insegnante, raccogliete testo e immagini in un libro a due voci da regalare ai vostri genitori.


Destinatario

I tuoi genitori e quelli del tuo compagno.


Discipline coinvolte

italiano arte



Scopo

Utilizzare la tecnica del doppio registro per scrivere un libro a due mani.


Modalità

A coppie, con il tuo compagno di banco.


Autobiografia cognitiva






Per svolgere questo compito di realtà hai dovuto:
raccogliere e organizzare informazioni e dati per scrivere una storia;
individuare il luogo e il tempo della storia; selezionare i personaggi;
suddividere il racconto in sequenze e alternarle con quelle del tuo compagno;
illustrare ogni sequenza con un disegno.

Adesso rifletti sull’esperienza che hai fatto e scrivi una breve relazione sul tuo quaderno. Le seguenti domande ti aiuteranno a considerare vari aspetti dell’attività e a valutare il tuo impegno.




Quale attività ti è piaciuta di più? Perché? Quale attività ti è piaciuta di meno? Perché? Hai avuto bisogno dell’aiuto dell’insegnante?



Hai avuto difficoltà? Come le hai superate?
Se dovessi ripetere questo compito, ti comporteresti allo stesso modo? Oppure cosa faresti diversamente?














Autovalutazione

Indica il tuo livello di gradimento dell’attività:



moltissimo

molto


abbastanza

poco



Слайд 34 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
COMPITI DI REALTA’:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE COMPITI DI REALTA’: I PROGETTI> B.

I PROGETTI

di competenze complesse, perché dà agli allievi l’abitudine di vedere i procedimenti appresi a scuola come strumenti per raggiungere degli scopi che possono percepire e che stanno loro a cuore. Inoltre, i compiti da eseguire nel quadro di un progetto che sbocca su una situazione extrascolastica sono quasi sempre, dei compiti complessi. Non sono collegati, in modo evidente per l’allievo, a una disciplina scolastica >> B. Rey, 2003

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Слайд 35 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Limiti dei compiti

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Limiti dei compiti di realtà: con

di realtà:
con i compiti di realtà noi possiamo

cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito assegnato …
<< … di per sé non è sufficiente rilevare una singola prestazione positiva (o negativa) per poter certificare il possesso o meno di una competenza >> M. Pellerey
MA … occorre disporre di un ventaglio più ampio di informazioni

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Слайд 36 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Limiti dei compiti

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Limiti dei compiti di realtà: >.

di realtà:

hanno dei limiti in quanto per il loro tramite noi possiamo cogliere la manifestazione esterna della competenza, ossia la capacità dell’allievo di portare a termine il compito assegnato, ma veniamo ad ignorare tutto il processo che compie l’alunno per arrivare a dare prova della sua competenza>>.
(C.M. n. n. 2000 del 23.02.2017 )

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Слайд 37 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONI SISTEMATICCHE

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONI SISTEMATICCHE>(C.M. n. n. 2000

Per questi motivi, per verificare il possesso di una

competenza è necessario fare ricorso anche ad osservazioni sistematiche che permettono agli insegnanti di rilevare il processo, ossia le operazioni che compie l’alunno per interpretare correttamente il compito, per coordinare conoscenze e abilità già possedute, per ricercarne altre, qualora necessarie, e per valorizzare risorse esterne (libri, tecnologie, sussidi vari) e interne (impegno, determinazione, collaborazioni dell’insegnante e dei compagni) >>
(C.M. n. n. 2000 del 23.02.2017 )


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Слайд 38 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONI SISTEMATICCHE

Il

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONI SISTEMATICCHEIl secondo ambito implica

secondo ambito implica una osservazione sistematica del comportamento dello

studente mentre svolge il compito; ciò comporta una previa definizione delle categorie osservative, cioè di quegli aspetti specifici che caratterizzano una prestazione e sui quali concentrare l'attenzione per poter decidere se una certa competenza sia stata raggiunta o meno. Anche in questo caso non è possibile risalire dall'osservazione di un'unica prestazione alla constatazione di un'acquisizione effettiva di una competenza sufficientemente complessa.
Linee Guida Istituti Tecnici

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Слайд 39 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalitàLe osservazioni sistematiche:A)

modalità
Le osservazioni sistematiche:
A) permettono di rilevare il processo

ossia la capacità dell’alunno di interpretare correttamente il compito assegnato, di coordinare conoscenze, abilità e disposizioni interne in maniera valida ed efficace, di valorizzare risorse esterne eventualmente necessarie o utili …

B) permettono di rilevare le competenze relazionali
ossia i comportamenti collaborativi nel contesto della classe, durante le attività extrascolastiche, la ricreazione, ecc.

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Слайд 40 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: modalitàLe modalità di

modalità
Le modalità di osservazione possono essere:
più o meno

strutturate
più o meno partecipanti

MA:
devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza)
devono prendere in considerazione una pluralità di prestazioni

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Слайд 41 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativigriglie

gli strumenti osservativi
griglie strutturate che indicano il comportamento in

modo globale

griglie strutturate che indicano il comportamento con la frequenza (MAI, QUALCHE VOLTA, SPESSO, SEMPRE)

griglie strutturate che indicano il comportamento con i livelli (A, B, C, D, E)

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Слайд 42 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
B. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZEB. OSSERVAZIONE SISTEMATICA: gli strumenti osservativiCentro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca

strumenti osservativi


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Слайд 43 VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
Centro Lisciani di Formazione e

VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Centro Lisciani di Formazione e Ricerca Carlo Petracca

Ricerca
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Слайд 44 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Limiti dell’osservazione:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE Limiti dell’osservazione:> (M. Pellerey ) (la

consente di rilevare alcuni aspetti fondamentali dell’agire umano come:

il senso o il significato dato al proprio comportamento, le intenzioni che hanno guidato lo svolgersi dell’attività, le emozioni o gli stati affettivi che l’hanno caratterizzato … Questo mondo interiore è assai incidente sul piano del processo educativo e molto poco visibile e osservabile dall’esterno >> (M. Pellerey )
(la parte sommersa dell’iceberg)

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Слайд 45 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:

Far raccontare

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:Far raccontare le scelte operative

le scelte operative compiute o da compiere nell’affrontare un

compito

Far descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti

Far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato
Biografia linguistica
Biografia matematica

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Слайд 46 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:>(C.M. n. n. 2000 del

tratta di far raccontare allo stesso alunno quali sono

stati gli aspetti più interessanti per lui e perché, quali sono state le difficoltà che ha incontrato e in che modo le abbia superate, fargli descrivere la successione delle operazioni compiute evidenziando gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti e, infine, far esprimere l’autovalutazione non solo del prodotto, ma anche del processo produttivo adottato>>
(C.M. n. n. 2000 del 23.02.2017 )


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Слайд 47 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:. Linee Guida Istituti TecniciCentro

ambito evoca una qualche forma di narrazione di sé

da parte dello studente, sia come descrizione del come e perché ha svolto il compito assegnato in quella maniera, sia come valutazione del risultato ottenuto. Ciò coinvolge una capacità di raccontare, giustificandole, le scelte operative fatte; di descrivere la successione delle operazioni compiute per portare a termine il compito assegnato, evidenziando, eventualmente, gli errori più frequenti e i possibili miglioramenti; di indicare la qualità non solo del prodotto, risultato del suo intervento, ma anche del processo produttivo adottato >>.
Linee Guida Istituti Tecnici

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Слайд 48 AUTOBIOGRAFIA
ALCUNE POSSIBILI DOMANDE
-In questi mesi abbiamo svolto

AUTOBIOGRAFIA ALCUNE POSSIBILI DOMANDE-In questi mesi abbiamo svolto questa attività.Cosa ti

questa attività.
Cosa ti è piaciuto di più? Perché?
Cosa non

ti è piaciuto? Perché?
Che cosa non avresti mai immaginato? Perché?
Cosa è stato difficile?
Come hai superato gli ostacoli?
Hai commesso errori?
Quali aspetti miglioreresti nel ripetere un’iniziativa simile?
Che valutazione ti daresti utilizzando le lettere A B C D?

Carlo Petracca

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Слайд 49 AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA

Il 29 ottobre noi della classe IV

AUTOBIOGRAFIA COGNITIVAIl 29 ottobre noi della classe IV e V abbiamo

e V abbiamo cominciato il laboratorio di animazione alla

lettura per i bambini di prima. Abbiamo loro letto la storia dell’Orco di Guardiagrele e dopo abbiamo continuato con tutte le attività che avevamo progettato insieme. Mi è piaciuta molto la figura del mimo perché era molto divertente e mi è piaciuto vedere la partecipazione dei bambini piccoli a tutte le attività da noi pensate e proposte. E poi che ridere con certi titoli dati da noi alla storia!
Non ho trovato nessuna difficoltà, anche se mi sono allenato tanto a leggere anche a casa. A mia mamma non sembrava vero di vedermi tanto impegnato a leggere. A questa esperienza, come voto, darei 8,5.

Carlo Petracca

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Слайд 50 AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA
Noi alunni di IV e V abbiamo

AUTOBIOGRAFIA COGNITIVANoi alunni di IV e V abbiamo raccontato ai bambini

raccontato ai bambini di prima una storia, cioè “L’Orco

di Guardiagrele”. Li abbiamo fatti divertire con la LIM e li abbiamo fatti riflettere su tante cose, ma soprattutto sulla diversità. Mi è piaciuto molto come abbiamo preparato l’accoglienza dei bambini e il cartellone-guida utile per la storia e anche come l’abbiamo raccontata e mi sono sentita orgogliosa del nostro lavoro.
Ho trovato un po’ di difficoltà nel leggere bene perché mi veniva l’ansia e mi mancava il respiro.
Il mio voto è 10.

Carlo Petracca

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Слайд 51 AUTOBIOGRAFIA COGNITIVA
Abbiamo letto una fiaba ai bambini di

AUTOBIOGRAFIA COGNITIVAAbbiamo letto una fiaba ai bambini di prima, abbiamo parlato

prima, abbiamo parlato della differenza tra l’orco buono della

nostra storia e quelli cattivi che di solito si trovano nelle fiabe. Abbiamo visto dei video di orchi alla LIM e abbiamo ancora parlato del fatto che forse gli orchi sono soli perché sono considerati troppo diversi dagli altri e questo può succedere anche a noi e a tante persone per tanti motivi. La cosa che mi è piaciuta di più è stata come siamo riusciti a coinvolgere i bambini, che sono stati curiosi e entusiasti durante tutto il laboratorio, soprattutto quando li abbiamo fatti giocare con le immagini e le parole sui nostri schemi alla LIM e poi anche quando abbiamo provato noi a dare un titolo al libro diverso da quello vero. Ho trovato difficoltà nel far comprendere ai bambini delle parole. Il mio voto è 9,5.

Carlo Petracca

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Слайд 52 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:
diario di

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:diario di bordo a) Può

bordo
a) Può essere individuale o di gruppo.
b)

Può essere scritto o utilizzare codici diversi. Per favorire la narrazione, dare la possibilità di utilizzare anche registratore, disegni, grafici, ecc..
c) Può essere privato o condivisibile; in quest’ultimo caso, ogni alunno può decidere cosa condividere del proprio diario di bordo.
d) Le modalità (di cui sopra) possono essere contrattate con la classe o proposte dall’insegnante.



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Слайд 53 VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:
diario di

VERIFICA E VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE C. AUTOBIOGRAFIE/AUTOVALUTAZIONE:diario di bordo Può essere

bordo
Può essere un lavoro molto gravoso, sia per

gli studenti che per i docenti, ma molto ricco:
? Rappresenta prima di tutto la possibilità di documentare a livello individuale e di gruppo il percorso svolto. Gli insegnanti avrebbero quindi una testimonianza scritta di come le attività proposte sono state vissute ed elaborate.
? Il percorso didattico inoltre diventa visibile e comunicabile anche ad altri insegnanti, nei suoi diversi passaggi.
? L’elaborazione scritta può rappresentare uno strumento didattico/educativo perchè favorisce un primo passaggio dall’esperienza al sapere, permettendo quindi la metacognizione e introducendo alla sistematizzazione delle conoscenze.


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Слайд 54 APPROCCIO PER COMPETENZE
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO
AA.VV., La scuola dell’obbligo

APPROCCIO PER COMPETENZEBIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTOAA.VV., La scuola dell’obbligo tra conoscenze e

tra conoscenze e competenze, Treelle, Genova, 2010
A.M. AIELLO, La

competenza, Il Mulino, Bologna, 2002
G. BERTAGNA, Valutare tutti, valutare ciascuno, Editrice La Scuola, Brescia, 2004
F. CAMBI, Saperi e competenze, Laterza, Bari, 2004
M. CASTOLDI, Valutare le competenze,. Percorsi e strumenti, Roma, Carocci, 2009
M. COMOGLIO, La “ valutazione autentica”, in <>, n.1, 2002
L.GUASTI, Didattica per competenze, Erickson. Trento, 2012
ISFOL, Apprendimento di competenze strategiche, F. Angeli, Milano, 2004,
D. MACCARIO, Insegnare per competenze, SEI, Torino, 2006
D. MACCARIO, A scuola di competenze, SEI, Torino, 2012
P. MEIRIEU, Imparare … ma come?, Cappelli Editore, Bologna, 1990
A. MONASTA, Organizzazione del sapere, discipline e competenze, Carocci, Roma, 2002
PH. PERRENOUD, Costruire competenze a partire dalla scuola, Anicia, Roma, 2000
M. PELLEREY, Le competenze individuali e il Portfolio, ETAS, Milano, 2004
M. PELLEREY, Competenze, Tecnodid, Napoli, 2010
C. PETRACCA, Progettare per competenze. Paravia Bruno Mondadori, Milano, 2003
C. PETRACCA, Guida al portfolio, Paravia Bruno Mondadori, Milano, 2005
C. PETRACCA, Cultura, scuola, persona e idea di cittadinanza in S. Loiero – M. Spinosi, Fare scuola con le indicazioni, Tecnodid, Napoli, 2012
C. PETRACCA, Cultura e prospettive della valutazione, in P. Ellerani – M.R.Zanchin, Valutare per apprendere. Apprendere a valutare, Erickson, Trento, 2013
C. PETRACCA, La costruzione del curricolo per competenze, Lisciani, Teramo, 2015
C. PETRACCA, Sviluppare competenze … ma come?, Lisciani, Teramo, 2015
C. PETRACCA, Valutare e certificare nella scuola, Lisciani, Teramo, 2015
B. REY, Ripensare le competenze trasversali, Franco Angeli, Milano, 2003
M. SPINOSI, Valutazione e portfolio, Tecnodid Editrice, Napoli, 2005
M. SPINOSI (a cura), Sviluppo di competenze per una scuola di qualità, Tecnodid, Napoli 2010
C. TORRIGIANI, I. VAN DER VLIET , Formazione integrata e competenze, Carocci, Roma, 2002

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Слайд 55 Carlo Petracca
Centro Lisciani Formazione e Ricerca
CIRCOLARE N. 84

Carlo PetraccaCentro Lisciani Formazione e Ricerca	CIRCOLARE N. 84 DEL 10.11.2005Cosa valutare?

DEL 10.11.2005

Cosa valutare?
4. Il comportamento
Condotta?
Comportamenti o comportamento?

Circolare n.

84/05: Indicatori
Portare a termine con affidabilità gli impegni presi. Contribuire a rendere più accogliente l’ambiente scolastico e di vita. Curare la propria persona. Aiutare i compagni nel superare le difficoltà. Utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della scuola. Rispettare le regole convenute. Utilizzare le risorse personali di cui si dispone nella realizzazione di un compito. Riflettere criticamente sul proprio percorso di apprendimento: analizzare le proprie strategie di successo, esplicitare i nodi problematici che esse presentano, individuare modalità per superare le difficoltà. Valorizzare le potenzialità del gruppo di lavoro, assumendo un ruolo positivo all’interno del gruppo . Trovare le soluzioni per valorizzare le diversità esistenti nel gruppo. Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno e nei diversi contesti educativi >>.

Altro: comportamento sociale e comportamento di lavoro( H. Franta)

Valutazione del comportamento


Слайд 56 Carlo Petracca
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DEFINIZIONE

non una struttura

Carlo PetraccaCentro Lisciani Formazione e Ricerca	DEFINIZIONEnon una struttura intrapsichica a sé stante; MA >PERSONALITA’ SCOLASTICA

intrapsichica a sé stante;

MA

soggettiva che è l’esito dell’interdipendenza di componenti personali e situazionali che costituisce una fondamentale risorsa personale dell’allievo nel suo interagire scolastico >>

PERSONALITA’ SCOLASTICA


Слайд 57 Carlo Petracca
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VALUTAZIONE

NON DIAGNOSI CLINICHE

Carlo PetraccaCentro Lisciani Formazione e Ricerca	VALUTAZIONENON DIAGNOSI CLINICHE O PSICOPEDAGOGICHEMA… condotte

O PSICOPEDAGOGICHE
MA… condotte processuali tramite le quali il discente

si relaziona alle situazioni sociali e di lavoro della vita scolastica
Si tratta di individuare prima di tutto le dimensioni che costituiscono la personalità scolastica e poi gli indicatori di ciascuna di esse

PERSONALITA’ SCOLASTICA


Слайд 58 COMPORTAMENTO

PERSONALITA’ SCOLASTICA
COMPORTAMENTO
SOCIALE
Funzioni
percettive
Funzioni
Controllo sociale
Funzioni
Integrazione
sociale
COMPORTAMENTO
di
LAVORO
attenzione
impegno
organizzazione
tranquillità
responsabilità
Senso critico
Centro

COMPORTAMENTOPERSONALITA’ SCOLASTICACOMPORTAMENTO SOCIALEFunzioni percettiveFunzioni Controllo socialeFunzioniIntegrazione socialeCOMPORTAMENTOdiLAVOROattenzioneimpegnoorganizzazionetranquillitàresponsabilitàSenso criticoCentro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca

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Слайд 59 Comportamento sociale
Funzioni percettive: auto ed eteropercezione
Condotte:
Formula giudizi

Comportamento socialeFunzioni percettive: auto ed eteropercezione Condotte:Formula giudizi realistici su se

realistici su se stesso
Riconosce le caratteristiche e le qualità

degli altri
Formula giudizi globali e poco differenziati su di sé
Usa stereotipi e pregiudizi nei confronti degli altri

COMPORTAMENTO

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Слайд 60 Comportamento sociale
Funzioni di controllo: adeguata gestione delle esperienze

Comportamento socialeFunzioni di controllo: adeguata gestione delle esperienze relazionali Condotte:Controlla le

relazionali
Condotte:
Controlla le reazioni emotive nelle relazioni sociali
Accetta le

critiche
Tollera insuccessi
Mette in equilibrio le aspettative personali e sociali

COMPORTAMENTO

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Слайд 61 Comportamento sociale
Funzioni integrative: comportamento affiliativo

Condotte:
Rispetta le idee

Comportamento socialeFunzioni integrative: comportamento affiliativo Condotte:Rispetta le idee degli altriRiconosce l’aiuto

degli altri
Riconosce l’aiuto ricevuto
E’ disponibile a dare aiuto
Apprezza i

successi altrui


COMPORTAMENTO

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Слайд 62 Comportamento di lavoro
Impegno: il grado di applicazione
Condotte:
Esegue

Comportamento di lavoroImpegno: il grado di applicazione Condotte:Esegue regolarmente i compitiPersiste

regolarmente i compiti
Persiste nello sforzo
Costanza nell’applicazione
Intensità nell’applicazione
COMPORTAMENTO
Centro Lisciani Formazione

e Ricerca

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Слайд 63 Comportamento di lavoro
Attenzione: controllo di stimoli interni ed

Comportamento di lavoroAttenzione: controllo di stimoli interni ed esterniCondotte:Costanza nell’attenzioneIntensità nell’attenzioneInteresse

esterni
Condotte:
Costanza nell’attenzione
Intensità nell’attenzione
Interesse per gli argomenti di studio
Facilità alla

distrazione

COMPORTAMENTO

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Слайд 64 Comportamento di lavoro
Attenzione: controllo di stimoli interni ed

Comportamento di lavoroAttenzione: controllo di stimoli interni ed esterniCondotte:Costanza nell’attenzioneIntensità nell’attenzioneInteresse

esterni
Condotte:
Costanza nell’attenzione
Intensità nell’attenzione
Interesse per gli argomenti di studio
Facilità alla

distrazione

COMPORTAMENTO

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Слайд 65 Comportamento di lavoro
Organizzazione: pianificazione del proprio lavoro

Condotte:
Sa strutturare

Comportamento di lavoroOrganizzazione: pianificazione del proprio lavoroCondotte:Sa strutturare una attivitàSa utilizzare

una attività
Sa utilizzare i materiali in modo efficace
Sa disciplinare

il tempo di studio
Sa utilizzare gli spazi dell’apprendimento

COMPORTAMENTO

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Слайд 66 Comportamento di lavoro
Tranquillità: controllo dell’emozionalità in situazioni di

Comportamento di lavoroTranquillità: controllo dell’emozionalità in situazioni di compitoCondotte:Affronta le prove

compito
Condotte:
Affronta le prove di verifica con tranquillità
Chiede spiegazioni di

fronte a situazioni non chiare
Mostra indifferenza nelle situazioni di compito
Evita situazioni difficoltose

COMPORTAMENTO

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Слайд 67 Comportamento di lavoro
Tranquillità: controllo dell’emozionalità in situazioni di

Comportamento di lavoroTranquillità: controllo dell’emozionalità in situazioni di compitoCondotte:Affronta le prove

compito
Condotte:
Affronta le prove di verifica con tranquillità
Chiede spiegazioni di

fronte a situazioni non chiare
Mostra indifferenza nelle situazioni di compito
Evita situazioni difficoltose

COMPORTAMENTO

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Слайд 68 Comportamento di lavoro
Responsabilità: coscienza del “rendere conto”
Condotte:
Porta

Comportamento di lavoroResponsabilità: coscienza del “rendere conto” Condotte:Porta a termine gli

a termine gli impegni
Paradigma autocentrato degli insuccessi
Paradigma eterocentrato degli

insuccessi
Riconosce i suoi diritti e doveri di studente


COMPORTAMENTO

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Слайд 69 Comportamento di lavoro

Senso critico: conoscenza realistica di sé

Comportamento di lavoroSenso critico: conoscenza realistica di sé Condotte:Riconosce meriti e


Condotte:
Riconosce meriti e demeriti
Esprime autovalutazioni realistiche
Sceglie compiti adeguati alle

sue capacità
Utilizza umorismo su di sé


COMPORTAMENTO

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Слайд 70 Apprendimenti
CRITERI:
A – Uso corretto delle prove di verifica

ApprendimentiCRITERI:A – Uso corretto delle prove di verifica Prove di verifiche


Prove di verifiche = Funzione non metrologica, ma formativa

= Nessun voto
Prove di valutazione = funzione metrologica e sommativa = Voti
B – Uso equilibrato di prove oggettive e soggettive
Apprendimento oltre
Soggettività del giudizio
C – Cura del processo
Valutazione formativa, orientativa, regolativa
Valutazione interpretativa, narrativa
Valutazione riflessiva, metacognitiva, proattiva


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Слайд 71 VALUTAZIONE
CONCLUSIONE

VALUTAZIONECONCLUSIONE> (N. Postman) Centro Lisciani Formazione e RicercaCarlo Petracca

di permettere che le nostre idee sull’educazione siano controllate

dalla nostra capacità tecnica di misurare quello che facciamo. Sarebbe un brutto giorno, per noi tutti, quello in cui insegnassimo soltanto ciò che è legato a risultati comportamentali facilmente discernibili. In questo caso, avremmo rinunciato che i nostri studenti sappiano qualcosa e vi credano. Avremmo rinunciato a parlare della maggior parte di quello che distingue l’educazione umana dall’ammaestramento degli animali>> (N. Postman)

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